Come ormai noto l’Ungheria e la Polonia, con il sostegno della Slovenia, hanno bloccato l’approvazione dell’accordo raggiunto faticosamente a luglio dai rappresentanti del Consiglio e del Parlamento europeo sul Quadro finanziario pluriennale dell’Unione Europea per i prossimi 7 anni. I due paesi hanno posto il veto all’aumento del tetto alle risorse proprie dell’Unione per manifestare la loro opposizione al nuovo meccanismo, voluto dal Parlamento europeo e dagli altri 25 governi, che consentirebbe all’UE di tagliare i fondi a un paese che violi i principi fondamentali dello Stato di Diritto.
Emergenza climatica, sostenibilità, economia circolare, ecologia. Tematiche considerate per anni di nicchia su cui aziende, politica e cittadini non prestavano attenzione. Oggi, invece, l’ambientalismo è diventato tema popolare, diffuso e invocato da più parti.
Dopo la riunione del Comitato Tecnico Scientifico di ieri sera e le misure annunciate nei giorni scorsi relative alla nuova stretta anti-Covid, a causa dell’impennata dei contagi, sulle agenzie cominciano a trapelare le prime bozze con il contenuto del nuovo dpcm.
Nei giorni di allerta e preoccupazione per la recrudescenza del contagio che interessa Paesi europei vicini al nostro, e in cui anche nel nostro Paese si osserva un aggravamento da continuare a tenere sotto controllo, può essere utile tornare a mettere in evidenza le sfide che la pandemia ha lanciato al pianeta e al sistema Paese nel suo complesso.
“Ha vinto una squadra, una comunità, la passione. Non si vince da soli, sempre insieme”. Questa parole del nostro Segretario Nicola Zingaretti sintetizzano meglio di ogni altre il risultato delle elezioni del 20 e 21 settembre.
Il lockdown e la terapia intensiva, alla fine, sono due facce della stessa medaglia e entrambi rappresentano un mancato funzionamento di tantissimi step precedenti.
Lettera aperta ai genitori.
Care mamme, cari papà, siamo alla vigilia di un avvio dell’anno scolastico inedito e oggettivamente complicato da errori, ritardi, criticità molto forti. Va detto e riconosciuto subito, senza minimizzazioni o giustificazioni a ogni costo. Si poteva e si può ancora fare di più? Sì. Si poteva e si doveva fare prima? Sì.